Durante il periodo prenatalizio, figure strane e maligne si aggirano arroganti per le strade dei paesi del Tirolo. Si tratta della Krampusläufe (la corsa dei Krampus) una tradizione che vanta una storia antica ed è amata e, allo stesso tempo, temuta dalle popolazioni.
Se si pensa al Natale, la nostra mente ci propone l’immagine gentile e rassicurante di Babbo Natale (o Santa Claus) un vecchio bonario dalla lunga barba bianca e dall’inconfondibile vestito rosso. Egli premia i bambini buoni, visitando le case tra mezzanotte e l’alba del giorno di Natale, con la sua slitta trainata dalle fedeli renne. Il Natale, però, nasconde anche un aspetto malvagio: il Krampus. La leggenda del Krampus nasce nelle regioni montane dell’Europa centro-orientale. Il racconto tradizionale recita che, mentre San Nicola premia i bambini buoni con doni e golosi dolcetti, queste creature hanno il compito di punire i bambini cattivi con bastoni e fruste, fino a rapirli nei casi più gravi.
Il Krampus è una figura antropomorfa dotata di quegli elementi animaleschi che riportano al demonio. Le corna, la lunga pelliccia e una delle gambe terminanti con uno zoccolo. Inoltre, ha un aspetto decisamente poco pulito, un ghigno minaccioso, una lunga lingua penzolante, enormi corna e delle orrende zanne taglienti. La leggenda del Krampus nasce e cresce nell’ambiente montano delle zone germaniche. Il suo compito è quello di castigare i bambini cattivi. Si tratta a tutti gli effetti di una figura punitiva; il maligno aiutante di San Nicola.
La leggenda racconta che nei periodi di carestia i giovani dei villaggi di montagna si trasvestissero con pellicce e maschere terrificanti, per spaventare i compaesani, che fuggivano terrorizzati. In questo modo, i ragazzi avevano la possibilità di derubarli facilmente, mettendo da parte viveri per l’inverno. Un giorno, però, un vero demone si introdusse nella compagnia di furfanti e approfittò della confusione per iniziare a vivere in mezzo agli uomini, con il fine di plagiarli e realizzare le sue malefatte. A tradire il demone furono i suoi zoccoli da caprone. La paura si era impossessata di tutti, giovani mascalzoni compresi, che supplicarono il vescovo Nicola di aiutarli a cacciare il mostro. Grazie al potere della sua fede, Nicola sconfisse il demone, lo catturò e lo incatenò, trascinandolo per sempre con sé. Questo come dimostrazione che il Bene trionfa sul Male.
La notte dei Krampus è tradizionalmente celebrata il 5 dicembre, ma in realtà le parate iniziano già verso fine novembre e continuano anche fino a inizio gennaio. Nel corso degli anni, le sfilate sono diventate un evento spettacolare dal forte impatto emotivo. Le manifestazioni sono scenografiche e accompagnate da luci e fuoco. I Krampus sono demoni aggressivi e violenti; si muovono guardinghi, brandendo fruste, catene e lunghi bastoni, per poi piombare improvvisamente sul pubblico. Non è raro, che qualche spettatore si prenda qualche sonora frustata alle gambe. La notte dei Krampus rappresenta la liberazione delle forze violente e selvagge insite nell’uomo e tenute a bada durante l’anno. Il Krampus è tradizionalmente al guinzaglio di San Nicola, ma all’imbrunire del 5 dicembre, il saggio vescovo scompare, lasciando i demoni liberi di correre, frustare, bastonare e inseguire chi vogliono per tutta la notte.
Una parte importantissima, che sta portando alla ribalta la tradizione dei Krampus, è sicuramente la diffusione di video e foto attraverso i social media. Creando curiosità e interesse verso la tradizione di questi personaggi e le loro sfilate nei vari paesi.
Ph. Credits: Moreno Meda
Bibliografia:
- Krampus e altre creature. Antonio Oliva. Caravaggio Editore – 2023
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