Ritengo che “cucinare” non sia semplicemente un’azione idonea alla preparazione di un pasto, bensì sia la dimostrazione di qualcosa di più profondo e innato. Una testimonianza d’amore che, attraverso gli alimenti,  arriva alla persona che assaggia la nostra pietanza. Tenendo conto di questo, sono convinta sia essenziale cucinare sempre con un‘attitudine positiva; usare ingredienti sani e possibilmente di stagione; utilizzare dei metodi di preparazione che non vadano ad alterare il nostro alimento e naturalmente usare la fantasia.

Un piatto opportunamente concepito e ben realizzato si dovrebbe assaporare almeno tre volte. La prima volta con la vista, la seconda con l’olfatto e la terza (finalmente) con il gusto.

In questo articolo, mi soffermo brevemente sul concetto di presentazione del piatto o, come si sente spesso in televisione, impiattamento.

Per realizzare dei piatti deliziosi anche alla vista ci sono delle regole da seguire e degli studi da affrontare; nonostante questo, anche nel nostro piccolo possiamo migliorare notevolmente i nostri impiattamenti.

L’inserimento di qualche petalo, di una fogliolina, di alcuni semi o di polveri colorate, renderà la nostra preparazione affascinante e curata.

L’aggiunta di una semplice salsa, di alcune verdurine crude o di frutta tagliata a pezzetti completerà con efficacia la nostra portata.

Magari non sempre il risultato sarà quello sperato, ma iniziando con piccoli tocchi, i cambiamenti saranno comunque evidenti e i nostri piatti golosi e bellissimi.

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